La demografia storica di Valvasone

Presentazione

Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta del nostro concittadino Federico Bernava di contribuire alla pubblicazione di questo importante libro dal titolo "La Demografia storica di Valvasone" Movimenti migratori Valvasonesi. Si tratta del frutto della passione e dell'amore di un nostro emigrante verso il suo paese natale. L'opera non riveste solamente una grande importanza dal punto di vista scientifico (la demografia è una scienza di recente istituzione a livello universitario) ma è soprattutto un forte e determinante contributo alla storia di Valvasone. Storia che l'autore ha visto e impostato dal "basso" e quindi con una visione critica rispetto ad altre versioni. Da sottolineare fra l'altro l'importanza del capitolo XIV inerente più specificatamente il triste fenomeno dell'emigrazione che ha colpito l'intero Friuli ma con riferimenti precisi alla vicenda Valvasonese. A tal proposito l'autore ha voluto contattare direttamente gli emigranti coinvolgendoli nella costruzione e stesura del capitolo stesso recandosi personalmente nei loro luoghi di residenza soprattutto all'estero.

Questa opera sarà quindi un ottimo mezzo di comprensione del fenomeno per amministratori pubblici, cittadini residenti ed emigrati, nell'occasione del 22 convegno dell'EFASCE (Ente Friulano Assistenza Sociale Culturale Emigranti) che si terrà a Valvasone il 25 luglio del corrente anno.

Un vivo ringraziamento a quanti hanno collaborato alla stesura di quest'opera e a Federico Bernava, l'espressione del sentimento di gratitudine dell'Amministrazione comunale e dell'intera comunità di Valvasone.

Valvasone, 3 giugno 1999

Il Sindaco Luigi Bortolussi

L'Assessore alla Cultura Danilo Macor

 

Prefazione

Ogni individuo possiede dei profondi sentimenti umani che le vicende della vita non gli permettono sempre di manifestare, ma quando la sorte lo acconsente proprio questi sentimenti sono l'origine di una realizzazione inimmaginabile Per motivi professionali ho vissuto per cinquanta anni in molte città dal nord al sud d'Italia e quando è arrivato il momento di andare in pensione lavoravo a Taranto nelle Puglie. Cessata l'attività, con la famiglia, andai ad abitare a Pisa, ove mio figlio frequentava già l'università, con il proposito di inscrivermi anche io alla Facoltà di Storia e Filosofia, come infatti avvenne nell'anno accademico 1977/78. Una delle materie che mi attrasse appassionatamente fu la Demografia Storica e, completato il secondo anno, capii che avevo il dovere di dedicare questi studi alla mia Gente, al mio caro Paese ed in particolare a tutti coloro che sono stati costretti dalla forza della disperazione a cercare nel mondo con dignità, le risorse per la propria sopravvivenza. Proprio questi studi permettono di visualizzare al meglio l'evoluzione demografica, il mutare anno dopo anno, secolo dopo secolo, millennio dopo millennio del numero degli abitanti di una comunità, mutamento che è connesso con le condizioni sociali, economiche e culturali della comunità umana stessa alla quale lo studio è dedicato: nella fattispecie ho cercato di dare spiegazione del fenomeno della emigrazione, ricercandone le cause nella realtà economica del Paese da cui queste persone partivano. Durante tutti i successivi anni, assieme ai miei familiari, tornavo in Friuli per trascorrere il periodo estivo e così potevo dedicare molti dei giorni alle ricerche: molti nell'Archivio Comunale di Valvasone, ma assai maggiormente molte furono anche le notti passate leggendo e raccogliendo i dati demografici dei ventotto libri della Chiesa di Valvasone. Con tutti i dati ben raccolti e coordinati, all'inizio di ciascun anno accademico, mi presentavo ai professori della mia Facoltà affidandomi ai loro consigli ed alle loro valutazioni così da permettermi di sviluppare l'intero lavoro ed assolvere il mio impegno nei confronti della mia Gente.

Federeico Bernava