Casa Dulio Paribelli. Restauro affreschi della seconda metà del secolo XV

Restauro: Anna e Andreina Comoretto - Pordenone

In una sala di Casa Dulio Paribelli sono stati rinvenuti affreschi inediti, databili probabilmente dopo la seconda metà del Quattrocento.
Situata all'interno della terza cerchia muraria del paese, quella del popolo, la casa, costruita nel '400, ha svelato recentemente questi dipinti.

La Sovrintendenza ha prontamente avviato i lavori di recupero, affidati ad Anna e Andreina Comoretto, che li hanno svolti tra il Giugno 1998 e il Febbraio 1999.
Si tratta di un'opera assolutamente inedita, la cui datazione di massima è resa possibile da studi su acconciatura e vestiti particolarissimi dei ritratti rinvenuti. A far slittare la datazione dopo la seconda meta del Quattrocento, sarebbe anche la scena allegorica contenuta in un altro frammento "Allegoria che - spiega Paolo Casadio - storico dell'arte e ispettore della Soprintendenza, non sarà elemento autonomo di rappresentazioni pittoriche fino, appunto, alla metà del secolo. L'affresco di Valvasone raffigura un'immagine allegorico-morale dei vizi: ci sono, infatti, due uomini che si rovesciano addosso un bicchiere di vino, mentre a fianco ci sono dei giocatori di carte. L'interpretazione moraleggiante è suggerita dalla presenza di fumetti che escono dalle bocche dei personaggi, anche in questo caso caratterizzati da un abbigliamento particolare e da grosse calzature".
Le decorazioni parietali ad affresco di alta qualità collocabili verso la seconda metà del sec.XV, si sviluppano su una superficie in modo frammentario su tre dei quattro lati di un originario vano che presumibilmente doveva essere interamente decorato ad affresco con nicchie ed aperture di varia natura. Complessivamente una superficie di mq. 15.

Si tratta di scene riquadrate da motivi floreali e elementi geometrici che raffigurano sulla parete di fondo un uccello con una testa umana e le zampe palmate, sulla parete laterale due uomini che lottano tenendosi per il collo e rovesciandosi addosso un bicchiere di vino rosso e con un cagnolino ai piedi (fig. 1), giocatori di carte (scena mutilata dall'abbattimento della parete) (fig. 2), una nicchia con natura morta con zucca (mutila anche'ssa dell'arco) (fig. 3).

Sulla parete verso la strada è emerso l'arco di un'ampia finestra con l'intradosso raffigurante entro plutei i ritratti di profilo di due coniugi, probabilmente i committenti (fig. 4 e 5). La parete dell'arco è interrotta da un muro portante di divisione di unità abitative, ma l'affresco continua coerentemente al di là della parete attuale con una ulteriore nicchia ed uno stemma col leone rampante dei Cucagna (fig. 6 e 7).